sabato 30 novembre 2013
Post n°4
In precedenza ho accennato ad alcuni comportamenti scorretti, da nessuno denunciati, ma è ben poca cosa rispetto alle mancanze che è ho avuto modo di verificare.
Il reclutamento degli operatori che avviene in modo estremamente superficiale, soprattutto per il personale medico; molto spesso giovani non formati che hanno diverse ambizioni e che in attesa di meglio, sbarcano il lunario con la palliazione.
Quale controllo?
Lasciamo perdere il pietoso lavoro della SICP.
I dirigenti selezionati per trovare un posto al "pupillo" di turno, (vedi San Raffaele).
Battiato ha scritto Povera Italia, ma nell'ambito della palliazione il nostro paese non è povero è quasi criminale.
In attesa del prossimo post attendo con fiducia di essere querelato!
Volevo aggiungere, cosa di non poco conto, che se alla fine viene garantito un servizio sufficiente è solo merito degli operatori tutti (quelli in trincea) che in barba ai padroni ed ai cosi detti "dirigenti" svolgono con impegno il proprio lavoro.
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