lunedì 9 dicembre 2013

Post n°12 Le distorsioni del sistema


Non si può mettere in discussione l'assistenza ai malati terminali sia da un punto di vista umano che come problema sociale.
Uno stato responsabile ed una politica,  vicina ai cittadini, dovrebbero farsene carico in prima persona, non delegando il privato in nome di una presunta maggiore efficienza. E' una vergogna!
Ovvio che in materia non debba esistere lucro. La distorsione del "sistema cure palliative" nasce dal conflitto di interesse. L'attuale sistema, delegato in gran parte al privato, è solo apparentemente efficiente. Appare tale anche perché si viene da una precedente situazione di vuoto assistenziale.
Ne si può giustificare questa delega con il risparmio ed una maggiore efficienza.
In realtà questa gestione non fa che aumentare la spesa a vantaggio di chi in questo settore ha fatto impresa!
I titolari delle convenzioni  ricavano utili o fanno beneficienza?
Sul territorio esistono strutture pubbliche, che  gestite con intelligenza sono all'altezza  di affrontare i problemi assistenziali: medici di base,CAD, ambulatori distrettuali ed altro.
Non  arrendiamoci di fronte alla incapacità organizzativa dei direttori generali delle ASL (speriamo sia solo incapacità ).
I malati in cura presso i vari hospice non ricorrono al 118, ai ricoveri ospedalieri o al medico di famiglia?
La percentuale di accertamenti diagnostici inutili ed inopportuni si riduce realmente?
Quando il paziente diventa difficile viene "riscaricato" nella struttura pubblica.
Il malato a causa degli attuali sistemi economici  (DRG) è un "pacco" quando diventa un peso si scarica verso il primo hospice disponibile ad accoglierlo e gli hospice ben contenti fanno a gara per prenderli in carico e non perdere così giorni di diaria. Schifo!
La così detta dimissione protetta, In cui tanto ho creduto diventa caccia al ricovero.
Sarebbe poi così tanto difficile organizzare da parte pubblica una lista di attesa unica? Un primo passo che il dott.Domenico Russo in collaborazione con la ASL di Latina ed altri sono riusciti a realizzare!
I responsabili dove ho lavorato sono solo attenti a non dispiacere al "padrone".
Padroni distratti che vedono il paziente solo come fonte di reddito, ma distratti anche nei confronti dei loro collaboratori (servi) che non godono di alcuna tutela.
Di questo parlerò nel prossimo post

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