mercoledì 27 novembre 2013

Post n°6



Un breve racconto per chiarire il giudizio su Furio Zucco.
Circa cinque anni fa collaboravo con la Sue Ryder, e non ci venivano corrisposti i pagamenti da oltre sei mesi. Sollecitammo il consiglio di amministrazione per sbloccare tale situazione (ci veniva spiegato che le motivazioni dovevano essere ricercate nell'inefficienza della ASL di competenza).
Furio Zucco faceva allora parte del consiglio di amministrazione della Sue Ryder.
Dopo tante inutili richieste da parte di noi dipendenti e collaboratori (alcuni vivevano solo di questo lavoro), si presenta un giorno il già citato Furio che con fare da "ghe pense mi" ci ricevette ad uno ad uno nella sede dell'associazione. Ci aspettavamo naturalmente informazioni sulla data dei pagamenti.
Furio inaspettatamente ci sottopose un inutile questionario sulla riorganizzazione della associazione.
Esprimemmo la nostra contrarietà.
Più volte ho cercato successivamente di contattare Zucco che "codardo" e maleducato si è sempre fatto negare.
Ma se vogliamo questa è una piccola storia, che   peraltro non inficia assolutamente il giudizio sulla Sue Ryder che rimane a mio avviso il miglior modello di organizzazione per le cure  palliative.
Un grazie ad Annette Welshman che è stata per me, ma credo anche per altri, fonte di insegnamento.

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