Navigare a vela

Andare a vela, non a motore! Non la indiscussa potenza di un trascinatore, ma la forza di lavorare insieme per avvicinare un obiettivo: la conoscenza.

Un punto d'incontro, con la speranza di
costruire
uno strumento di dialogo e di confronto tra i cultori della medicina palliativa. Incontro tra medici, psicologi, infermieri ma aperto a tutte le componenti della società civile, che intendano avvicinarsi a questa specialità.
Il volontariato fa parte di diritto di questo "equipaggio". Dunque mezzo di confronto per gli addetti ai lavori; contenitore in cui scambiarsi esperienze, esprimere dubbi, e proporre soluzioni. Creare una rete di supporto conoscitivo non solo per addetti ai lavori, ma anche per pazienti e parenti. 
La conoscenza in ogni campo è il primo passo per arrivare alla soluzione dei problemi.

Per la sicurezza dei partecipanti un comitato di redazione, formato da esperti, avrà il compito di valutare i contributi dal punto di vista sociale e scientifico. Gli articoli che avranno diritto di cittadinanza potranno essere di pertinenza varia, ovviamente attinenti alla specialità. Fatto irrinunciabile per la divulgazione della medicina palliativa e la partecipazione al dialogo di tutte le componenti sanitarie e non, l'unica limitazione la fondatezza dei temi. La carta vincente la collaborazione.

Navigare a vela deve significare provare emozioni forti, cercare soluzioni, comu

Più conoscenze ed esperienze saranno comunicate, più il contenitore aumenterà il proprio contenuto, migliore sarà il servizio reso alla comunità. Il flusso di informazioni gioverà al personale sanitario, ma anche ai volontari e soprattutto ai malati ed i loro parenti.
nicare il sapere di ognuno, il fine la consapevolezza di tutti.

Più conoscenze ed esperienze saranno comunicate, più il contenitore aumenterà il proprio contenuto, migliore sarà il servizio reso alla comunità. Il flusso di informazioni gioverà al personale sanitario, ma anche ai volontari e soprattutto ai malati ed i loro parenti.